Avere delle informazioni sugli oppiacei precise e veritiere è di fondamentale importanza per capire a cosa si può andare incontro nel fare uso di certe sostanze.
Gli oppiacei, ossia i derivati dal papavero da oppio, sono stati usati per migliaia di anni sia per scopi ricreativi, sia per uso medico.
Le informazioni sugli oppiacei, e la storia del loro consumo, risalgono a diversi millenni or sono, dapprima con il lattice del papavero da oppio poi con la morfina e l’eroina, e ancora più tardi con stupefacenti sintetici.
Gli oppiacei sono stati assunti dapprima per ingestione, poi fumati, poi per iniezione e ora per inalazione.
L’uso medicinale, ricreazionale e sociale dell’oppio, è stato segnalato in Asia da oltre 1000 anni.
Le informazioni sugli oppiacei di carattere storico, dimostrano che tra il XIX e il XX secolo l’uso di oppio in Cina e nel Sud-Est Asiatico era divenuto una pratica socialmente accettata per un lungo periodo di tempo, tant’è che la dipendenza da oppio è divenuta un problema per i cinesi solo nel corso degli ultimi due secoli.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’uso di oppio fu fortemente limitato dal Governo Cinese a causa dei problemi che stava causando ai vari assuntori, di conseguenza la vendita calò drasticamente e, in parte, venne sostituito dall’eroina.
In base alle varie informazioni sugli oppiacei, si nota un particolare alternarsi di sostanze che, in principio, vennero usate nel tentativo di limitare i danni dell’oppio ma che, invece, si rivelarono anche peggiori.
Il principale alcaloide dell’oppio è la morfina, il cui nome discende dall’antico dio greco del sonno e dei sogni, Morfeo.
La morfina è un antidolorifico molto potente, ma genera tolleranza ai suoi effetti ed una forte dipendenza e fu usata in grandi quantità durante la guerra civile americana, per sedare i dolori dei feriti di guerra, creando numerosi dipendenti.
Dalla morfina, fu sintetizzata già dal 1874 l’eroina per risolvere i problemi della dipendenza da morfina, ma in effetti la dipendenza da eroina divenne un problema ancora più grave.
Poi fu la volta del metadone, uno tra i primi oppiacei creati in laboratorio, che nel 1937 fu sintetizzato da scienziati tedeschi che cercavano un anestetico che desse minore dipendenza rispetto all’eroina.
Tuttavia la dipendenza da metadone risultò ancora più forte e con un’astinenza che presentava sintomi ancora più prolungati e drammatici rispetto a quelli dell’eroina.
Avere informazioni sugli oppiacei permette di sapere che esistono sostanze come la codeina, l’hydrocodone, l’oxicodone e altri derivati di sintesi che, con un uso prolungato, inibiscono l’azione degli antidolorifici naturali rilasciati dal corpo e producono un elevato grado di dipendenza, come nel caso della morfina e dell’eroina.
Ciò che desta particolare preoccupazione è che questo fenomeno sta portando tantissimi giovani a cominciare a fare uso di oppiacei poichè sicuri che si tratti di sostanze molto più sicure delle classiche droghe da strada. Forti di tale convinzione, ne abusano a tal punto da ritrovarsi a non poterne fare più a meno.
Per questo motivo è necessario informare le persone che l’uso di queste sostanze equivale a quello di qualunque altra droga, se non peggio, ma al contempo è di fondamentale importanza aiutare nel modo corretto tutti coloro che si ritrovano a vivere una condizione di dipendenza da oppiacei.